SPIE E ZIE
Tre fratelli e due sorelle lasciano Istanbul per seguire ognuno la propria strada, si ritrovano e poi si riperdono, mentre le loro vicende si intrecciano con la grande storia del Novecento. Zio Bernard si fonde nella figura del più misterioso agente di Stalin nella Parigi degli anni trenta e del Front Populaire. La bellissima e fascinosa zia Perla da entraîneuse a Praga diventa una delle signore più ricche e corteggiate d’Europa. La malinconica Dolceta sposa un ufficiale turco e trascorre il resto dei suoi giorni in un manicomio di Istanbul. Di Benjamin si perdono le tracce nella Russia sovietica e Paul, ragazzo delle pulizie nella Costantinopoli occupata dagli Alleati, trova la sua Europa nella Cecoslovacchia tra le due guerre, finisce ai lavori forzati in Anatolia per poi sognare di rifarsi una vita da immigrato nella Milano del miracolo economico.
Attraverso una manciata di foto sbiadite, di racconti interrotti, di favole tramandate e di episodi visti e ricordati con gli occhi di un bambino, Siegmund Ginzberg racconta le avventure, le passioni, i traslochi, le speranze e i silenzi di una famiglia.
Siegmund Ginzberg (Istanbul, 19 giugno 1948), giornalista. È stato per anni corrispondente e inviato per “l’Unità” in Cina, Iran, India, Giappone, le due Coree, a New York, Washington e Parigi. Collabora con “la Repubblica” e “Il Foglio”. Ha pubblicato Sfogliature. Scoop nascosti nei classici (2006) e Risse da stadio nella Bisanzio di Giustiniano (2008).