LIBRI – L’UMOR NERO
“Che cos’è la legge? È la banderuola d’un vecchio campanile, diceva Tolstoj: cambia a seconda di come spira il vento. Ma quel vento soffia dai nostri polmoni, dalle nostre gole: siamo noi, il vento. Anche se in genere non ci facciamo caso, e anzi siamo convinti del contrario. Ogni legge, insomma, è un po’ come uno specchio, una superficie riflettente. Noi, per lo più, ci concentriamo sullo specchio, senza osservare l’immagine riflessa. Ma in quell’immagine c’è la fotografia d’un popolo. Nelle regole giuridiche si riflette una storia nazionale, e poi le tradizioni, la cultura, l’etica, il costume; e si riverberano le passioni del momento. La cifra unificante del nostro sentimento, qui e oggi, sta tutta in un risentimento. Si condensa in un rancore collettivo che a sua volta s’alimenta d’insoddisfazione per come girano le cose, di presagi nefasti sul futuro, d’impoverimento economico e morale. Da qui il degrado dei nostri rapporti politici e civili, da qui i nostri cattivi umori. Da qui, infine, il racconto che si dipana attraverso questo libro: 21 capitoletti disposti in ordine alfabetico, da Anagrafe a Zapping. L’alfabeto del nostro scontento.” Michele Ainis
Michele Ainis, tra i più noti costituzionalisti italiani, è ordinario all’Università di RomaTre. Scrive sul “Corriere della Sera” e sull’“Espresso”. Tra i suoi ultimi volumi ricordiamo La legge oscura(2010), L’assedio (2011), Doppio riflesso (2012), Privilegium (2012), Romanzo nazionale (2013) eLa piccola eguaglianza (2015).
L’umor nero: Alfabeto del nostro scontento (PasSaggi)
Bompiani, pag. 160, euro 13, in libreria il 20 novembre